La Storia del Seme

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Questa storia mitosofica  è stata scritta per chi ha paura di non farcela

La storia del Seme

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C’era una volta un piccolo Seme trasportato dal Vento…
Non sapeva nulla del mondo, non sapevo nulla di se stesso, non sapeva cosa sarebbe diventato.
Cade sul suolo. Vedeva le erbe alte, gli alberi che toccavano il cielo e lui da solo su queste terra fredda ed umida.
Vennero dei Cervi a pascolare su quelle terre. I loro zoccoli duri spinsero il seme nella terra.
Povero Seme!
Ora era nel buio assoluto. Non vedeva più la luce, non vedeva più le erbe e sentiva solo freddo e solitudine… Più passava il tempo e più si disperava… Passò l’autunno ed uno strato spesso di foglie morte ricoprì la terra come un mantello di rame e bronzo.
Seme stava al caldo nel mantello di morte della natura.
Passò l’inverno e la terra si ricoprì di neve, di questo purissimo mantello bianco…
Seme era nutrito nel buio freddo dell’inverno.
Giunsero allora i primi raggi di sole. Seme allora senti che qualcosa di grandioso stava arrivando. Cosa? Non lo sapeva.
In tutto questo tempo, solo e nel buio aveva cercato risposte dentro di sé e si era arreso. Aveva imparato a star bene in questo buio ed in quella solitudine. Era in pace.
Ma ora che aveva trovato un equilibrio, ora sentiva che qualcosa dentro di sé si muoveva. Si sentiva attratto dall’alto, spinto dalla terra, mosso da una scintilla dentro di sé. Non sapeva cosa fare, seguiva il flusso delle cose. Così il piccolo Seme arrivò verso la luce in una umida mattinata di maggio. Si guardò attorno: ovunque figli di erba verdi e giovani, alberi in fiore… cose mai viste, meravigliose!
“Ti ricordi di me” gli chiese una leggera brezza.
“Mi ricordi qualcuno. Prima di sprofondare nel buio fu portato dal Vento che mi fece vedere il mondo”, rispose.
“Io sono il Vento di primavera. Ti porto notizie” aggiunse il Vento. “Non sei più Seme, sei Pianta. Il Buio ti ha cambiato!”.
E così il Vento raccontò alcune storie alla giovane Pianta mentre questa cresceva.
Il Tempo passava e la voce del Vento cambiava, la terra intorno si riempiva di colori: prima era verde e brillante, poi si ricopriva di mille colori e profumi, poi giungeva il tempo dell’oro, del bronzo e del rame e dei piccoli semi che volavano come Pianta una volta, sulle ali del Vento.
Giunse il tempo del grande Silenzio, la voce del Vento allora si fece grave e lentamente raccontò storie molto profonde alla piccola Pianta che si addormentò.
Passarono così molti cicli, molte ruote dell’anno e Pianta continuava ad imparare.
Una mattina di primavera, umida e ventosa come la prima mattina in cui era spuntata dal Buio. Si accorse di essere molto vicino al Cielo. Pianta capiva. Il Vento l’ aveva portato come Seme nel mondo, prima sulla terra e poi con le sue storie del mondo. La terra l’ aveva nutrita, il sole l’ aveva rinforzata. Lei era cresciuta.
“Tu non sei più Pianta da tempo. Sei cambiata. Tu ora sei Albero!”.
E così, come la prima volta nel Buio, sentiva qualcosa dentro che spingeva verso l’alto… questa volta era un canto. Allora Albero cantava e danzava e lentamente sui suoi rami sbocciavano mille fiori. Poi furono frutti, poi furono semi.
Poi il Vento tornò e disse ai tanti piccoli semi dell’Albero:
“Venite con me… Vi racconterò del mondo e della Vita”.
Così Albero lascio i suoi semi volare sulle ali del Vento per iniziare il Grande Viaggio e pregò affinché i duri zoccoli dei Cervi portassero la solitudine, affinché le foglie ricoprissero i suoi semi portando il Buio assoluto, affinché la neve potesse nutrirli e portare riflessione.
Così i suoi semi sarebbero diventati forti, sarebbero cresciuti alti e saggi. Sarebbero diventati Alberi fioriti e avrebbero riempito il mondo con i loro canti.
Storia dedicata a tutti i piccoli Semi che sono nel Buio ora.
Il Vento ha qualcosa da dirvi, lasciate che vi racconti la storia della vita…
Storia originale scritta da Sandra Saporito. Tutti i i diritti riservati.
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